Liberi di cambiare il proprio copione
Se durante il lockdown sentiamo che alcuni nostri comportamenti o emozioni non ci piacciono eppure si ripetono aldilà della nostra volontà, possiamo riflettere sul nostro copione di vita e sulla possibilità e nostra libertà di cambiarne alcuni aspetti. La vita ci offre opportunità anche nelle difficoltà.
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Liberi di cambiare il proprio copione

Stiamo vivendo una situazione di privazione della libertà che non ha precedenti. Uno dei valori fondanti della nostra civiltà moderna, la LIBERTA’, è fortemente limitato a causa di un virus.

Il tempo a casa è molto, la routine quotidiana al limite della sopportabilità. Le relazioni ridotte ad una modalità bidimensionale da uno schermo che ci separa e nello stesso tempo ci tiene uniti gli uni agli altri.

Mai come ora siamo grati alla tecnologia che ci consente di mantenere il contatto con il mondo, con gli altri.

Così coltiviamo le relazioni e i nostri interessi forse come non mai, visitiamo musei virtuali del più sperduto angolo di mondo, impariamo ogni genere di arte da tutorial visti su internet, eppure… ci accorgiamo anche di quanti comportamenti ripetitivi ci contraddistinguono. I gesti tanto familiari delle persone con cui viviamo ci appaiono sotto una lente ad ingrandimento. Talvolta ci sembrano insopportabili, oppure, se viviamo soli, ci scopriamo per certi versi insopportabili a nostra volta.

Ora che abbiamo la possibilità di osservarci, in questo strano silenzio, in questa inusuale lentezza, forse siamo giunti alla conclusione, dopo più di un mese, che alcuni dei nostri schemi comportamentali, delle nostre reazioni emotive, in questa situazione di emergenza, ci sembrano assurdi e desidereremmo cambiarli. Forse, senza volerlo, ci scopriamo a pensare che vorremmo uscire da questa situazione trasformati, modificati.

Questi schemi comportamentali ripetitivi, questi modi di reagire alle situazioni, che ormai conosciamo bene e che vorremmo forse cambiare perché non ci soddisfano più, secondo l’Analisi Transazionale si chiamano COPIONI DI VITA.

Cos’è un copione per Eric Berne? 

«un piano di vita inconscio».

«un piano di vita che si basa su di una decisione presa durante l’infanzia, rinforzata dai genitori, giustificata dagli avvenimenti successivi, e che culmina in una scelta decisiva». 

Questo complesso concetto è il cuore della teoria di Berne, sottolinea l’aspetto  decisionale nella nostra vita e il fatto che, essendo preso in giovanissima età, rimane attivo in maniera automatica e ripetitiva, è inconscio.  Essendo basato su una strategia di sopravvivenza utile in quel momento, esso si attiva quando siamo stressati, stanchi, ci sentiamo minacciati o sotto pressione: noi analisti transazionali diciamo allora che “entriamo nel nostro copione”.

In questa situazione di emergenza è facile ricadere nel proprio copione, dove ci sono eroi, eroine, personaggi buoni e cattivi, protagonisti e comparse. Forse ci scopriamo a recitare sempre la stessa parte, a provare sempre le stesse emozioni negative:

sono sempre quello che si arrabbia?

sono sempre quello che si lamenta?

sono sempre quello che si deprime?

penso sempre che il virus (le difficoltà) ce l’abbia con me?

La buona notizia è che, con una buona riflessione e un buon lavoro su di noi, possiamo decidere di non ripetere un copione che abbiamo deciso tantissimo tempo fa. Ora siamo adulti, ora le nostre condizioni di vita sono cambiate e anche le persone che ci circondano.

Come un attore che recita più personaggi, possiamo decidere di cambiare ruolo o altri aspetti del nostro copione.

Anche questo è un modo per esprimere la nostra libertà: darci il tempo di pensare e di scegliere consapevolmente come agire emotivamente e psicologicamente al cambiamento in atto nella nostra vita.

Una possibilità che la vita ci offre e che possiamo cogliere in modo creativo.

“Tutto il mondo è un teatro e tutti gli uomini e le donne non sono che attori: essi hanno le loro uscite e le loro entrate; e una stessa persona, nella sua vita, rappresenta diverse parti”.

(William Shakespeare, Come vi piace)

 

Daniela Cristofori, psicoterapeuta e artista