
LITIGARDANZANDO
di e con Daniela Cristofori e Giacomo Poretti
Una Lei e un Lui immaginari e ipotetici si incontrano in un luogo senza un tempo, e affrontano un dialogo serrato sul significato di essere coppia. Chi ha voluto per forza metterli insieme? Le loro diversità sono innumerevoli.
Pare che già Adamo ed Eva fossero incompatibili e che la vita in condivisione, per non parlare di figli, abbia da subito nella storia umana creato dissidi e conflitti apparentemente insolubili.
Eppure… l’uomo e la donna continuamente si attraggono.
Il testo attraversa la storia della coppia nel punto in cui tutto sembra essere sul punto di strapparsi: il litigio. Dal primo appuntamento, alla convivenza in casa e in automobile, fino alle decisioni da prendere sull’educazione dei figli, la coppia attraversa un percorso a ostacoli dove la seduzione della libertà è sempre in agguato per riportare i due alle loro vite separate, inconciliabili: si vorrebbe quasi una eterna adolescenza, un ritorno al mondo in cui tutto era ipoteticamente possibile. Cosa farà cambiare idea ai due?
- Il testo propone Un’arma punto di vista, un oggetto surreale che, puntato contro l’altro, lo investirà del potere di entrare nella mente dell’altro e comprenderne le motivazioni, il sentire. E’ un invito alla comunicazione empatica, allo stare connessi, a fare dell’integrazione un modus vivendi.
- La metafora della danza unita a quella delle molecole di ossigeno e idrogeno che tengono insieme l’acqua, conducono il pubblico a riflettere sulla possibilità di continuare a camminare insieme, perché così è, per una legge alchemica misteriosa ed eterna che sottende ai legami.
- Tutto è possibile nel rispetto dell’altro e nell’uso della gentilezza, della cortesia. Anche lo sciogliersi dei dissidi, delle liti. L’uso dell’umorismo come forma di intelligenza sottile e alternativa al freddo ragionamento, pare uno strumento fondamentale per non finire seppelliti dai propri Ego che esigono di avere per intero la loro scena, di imporsi sull’altro. Perfino i difetti dell’altro possono così apparire sotto una luce diversa.
Il testo contiene Un invito a comunicare e a danzare, tenendo aperto il dialogo e nello stesso tempo la bellezza delle singole diversità. L’uomo e la donna, esseri diversi ma fatti per essere complementari e dinamici.
Il tempo fa un salto, alla fine, per aprire uno squarcio su un futuro dove i due sono già anziani, hanno superato le loro dissintonie e vivono giocando una commedia in cui agli occhi della gente recitano una farsa tragica, mentre in realtà convivono in una intimità tenera e duratura.
C’è il sapore di un ritorno ad altri tempi: forse dopo il lockdown, che ha costretto molte coppie ad una convivenza forzata, abbiamo ora la possibilità di ripensare alla coppia e al nostro modo di intendere la libertà.
Lo spettacolo in forma di reading teatrale, dopo un primo debutto al Teatro Lab-Arca di Milano, ha inaugurato la prima stagione teatrale 2019-2020 del Teatro Oscar deSidera di Milano ed è stato anche adattato per una messinscena online dedicata al benessere delle coppie durante il Lockdown, in una serata organizzata dall’Ordine degli Psicologi di Lecco.