A. de Botton, J. Armstrong (L’arte come terapia)
L’arte figurativa (disegno, pittura) ha anch’essa un grande valore terapeutico.
Molto è stato fatto da quando la psichiatria ha cominciato ad introdurre laboratori artistici negli ambiti manicomiali come alternativa a psicofarmaci non ancora esistenti.
Oggi l’arte viene utilizzata come affiancamento alle terapie farmacologiche e verbali in diversi ambiti e si è sempre più affermata come potenziale strumento di comunicazione ed espressione anche nella psicoterapia per esempio attraverso l’analisi del disegno simbolico.
Mi piace utilizzare alcune tecniche e la sperimentazione con diversi materiali artistici nel lavoro con gli adulti e i giovani adulti, per integrare il lavoro della psicoterapia con una forma di linguaggio affidata alle immagini che popolano il mondo interno delle persone e che cercano una via di esplicitazione.
Gli oggetti che così prendono corpo diventano spesso importanti nel percorso psicoterapeutico.
È un modo creativo per connettersi con emozioni bloccate o rimosse, attraverso l’uso di colori, forme, materiali.
Non è necessario saper disegnare o dipingere, il lavoro si svolge unicamente per stimolare l’intuizione e la spontaneità, in un processo fluido di connessione con le proprie immagini interne.